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Suvereto: borgo toscano in Provincia di Livorno

24 marzo 2020, Author: admin088

Suvereto – Livorno – Toscana

I borghi sono una nostra passione perché sono un concentrato di armonie diverse, dall’urbanistica ristretta con caseggiati d’epoca alla loro storia quasi sempre medievale fino al gusto delle tradizioni culinarie.

Arriviamo subito al sodo come si dice in Toscana, oggi vi portiamo a Suvereto! Mettete subito in agenda una visita a questo borgo situato in provincia di Livorno a pochi km dalla costa toscana e che, nonostante la vicinanza al mare, fa parte della Val di Cornia, ed è considerato uno dei borghi più belli d’Italia premiato dal Touring Club Italiano con l’ambita bandiera arancione.

Si arriva a Suvereto tramite la strada regionale 398 che si imbocca venendo dalla SS1 Aurelia sia in direzione nord che sud. Da lontano avvicinandoci al borgo ci disturba “fotograficamente parlando” la presenza di alcuni edifici (più recenti probabilmente degli anni 60/70) che coprono parzialmente la vista del borgo.

Tra i vicoli di Suvereto

Noi siamo già appagati dal solo camminare su e giù per le vie, viette e vicoli, perché ti fermi spesso a guardare in ogni angolo o anfratto, piante, fiori e gli arredi che creano una sorta di cartolina bellissima, colorata, dove ogni elemento è in perfetta armonia con l’architettura circostante.

Tra le prime cose che abbiamo visitato, al centro della strada che attraversa Suvereto, l’antichissimo Palazzo del Comune del XIII secolo con la torre e l’orologio. Nella parte alta del borgo, si trova la Rocca Aldobrandesca (gli storici e le carte affermano che è del 973) che porta il nome della ricca famiglia che nel Medioevo aveva moltissimi possedimenti in Maremma.

Adiacente all’arco d’ingresso principale di Suvereto abbiamo trovato, e come non vederla, la Pieve di San Giusto di stile romanico. Di seguito l’ex convento francescano e la chiesa del Crocefisso. Purtroppo causa maltempo non abbiamo visitato l’importante Chiesa Sopra La Porta dove si cela un importante miracolo
storico che salvò Suvereto da una catastrofe.

Nota piacevole

Volete sapere cosa ci ha colpito passeggiando tra le viette e i vicoli quasi misteriosi che ricordano i passaggi segreti dei castelli? Sempre coinvolti e presi dal fotografare ogni particolare che cattura la nostra attenzione abbiamo notato con piacere che le attività commerciali presenti sono limitate.

Ci spieghiamo meglio: di solito in altri borghi storici e contesti simili troviamo innumerevoli attività simili una accanto all’altra stracariche di souvenir esposti in bella vista lungo le strade. Se in alcuni contesti può essere un elemento caratterizzante e piacevole, talvolta, soprattutto nei borghi storici, disturbano perchè eccessivi soprattutto quando trovi oggettistica o souvenir raffiguranti anche altrecittà.

A Suvereto invece trovi negozi di prodotti tipici, enoteche, bar, trattorie, insomma commercialmente offre il massimo per il visitatore senza perdere quel sapore storico turistico.

I sapori

Per l’aperitivo è d’obbligo degustare, accompagnati da sfiziosi prodotti tipici, gli ottimi vini della Val di Cornia, il Suvereto DOCG, il Val Di Cornia DOCG o altri.Noi invece all’Enoteca “La Barona” siamo andati sul tradizionale con il classico Spritz perchè a uno di noi due non piace il vino (Nicoletta si definisce semiastemia non tollera il vino rosso ma le bollicine non le disdegna)!!! Per la cena, abbiamo ricevuto tre consigli: il ristorante pizzeria Il Caminetto, il ristorante I’Ciocio o la Trattoria Martini dove dicono che siano speciali i tortelli Maremmani fatti a mano.

Abbiamo optato per “Il Caminetto” perché si trovava a pochi metri da Il Chiostro dove abbiamo soggiornato: locale tranquillo, pochi tavoli, qualità e prezzi nella norma, fatta eccezione per i dolci che non abbiamo tanto
apprezzato.

OGNI DOVE È UN’EMOZIONE!