Provincia di Lucca – Toscana
Provincia di Lucca – Toscana
Montecarlo è un carinissimo borgo medievale sulle colline in provincia di Lucca, vicino alla Valdinievole, circondato da distese di vigneti DOC ed è uno dei tantissimi borghi che caratterizzano la nostra bella Toscana. Si arriva in auto al borgo di Montecarlo se si proviene da Firenze percorrendo l’Autostrada A11 Firenze – Mare, uscita a Chiesina Uzzanese e poi si prosegue per circa 6 km. Provenendo invece dal mare, come noi che veniamo da Viareggio, uscita Capannori e poi 9 km circa. In alternativa è possibile raggiungere il borgo percorrendo la strada provinciale lucchese provvista di buona la segnaletica.
Il borgo è ben tenuto, frequentato da numerosi turisti che arrivano nella stagione buona da ogni parte del mondo. Girovagando per le sue strade è impossibile non notare la Fortezza, simbolo storico di Montecarlo, dalla forma triangolare che domina l’intero borgo sul punto più alto del colle del Cerruglio e divenuta un tutt’uno con la Rocca.
Il Paese di Montecarlo è posto sul crinale della dorsale che separa la Valdinievole
dalla Piana di Lucca quindi punto strategico in passato nelle lotte tra lucchesi, pisani e fiorentini. Intorno all’anno 1331 il re Giovanni di Boemia e suo figlio Carlo vennero in aiuto dei Lucchesi allontanando i Fiorentini da Lucca e dalle campagne circostanti.
La Rocca di Montecarlo e la comunità vicina di Vivinaia (il primo vero nucleo di Montecarlo) erano proprio nelle mani dei Fiorentini che durante la fuga Vivinaia la distrussero completamente. All’arrivo di Giovanni e Carlo fu deciso di costruire un borgo ex novo, adiacente alla Rocca del Cerruglio, protetto da essa stessa e anche da poderose mura di cinta. Nacque così nel 1333, anno in cui fu posto il primo mattone, con le pietre del borgo distrutto, Mons Karoli, “il Monte di Carlo”, in onore del giovane Principe divenuto poi Imperatore con il nome di Carlo IV.
La costruzione medievale divenne presidio importante nelle guerre che si combatterono nel corso del XIV secolo fra Lucca, Pisa e Firenze.
La rocca medievale è oggi visitabile e salendo nella parte superiore la vista a 360 gradi è veramente spettacolare.
Montecarlo è ben visibile dalla piana: da lontano spicca la grande torre del campanile (ricostruito nel 1905) della Chiesa Collegiata di Sant’Andrea di stile romanico al cui interno si trovano varie opere d’arte.
Tra queste la statua lignea di Sant’Antonio Abate dell’artista del ‘400 Francesco di Valdambrino, e a sinistra nella Cappella – Santuario la tavola del 1434 della “Madonna del Soccorso”, protettrice dei montacarlesi, un dipinto di un artista fiorentino non identificato e
immagine veneratissima soprattutto l’8 settembre giorno della Vergine, Patrono del paese.
La particolarità di questo dipinto è la rappresentazione del Bambino senza aureola (non valore mistico), vestito, non in braccio ma ai piedi della Madonna e con accanto il Diavolo.
L’immagine è legata alla storia di Montecarlo e ai territori contesi nel corso della storia tra Lucca e Pisa: la Madonna difende con il bastone il Bambino (Lucca) dalla malvagità del Diavolo (il nemico Pisa) e la leggenda narra del miracolo dell’apparizione della Madonna protettrice su di una torre che colpì i pisani che caddero accecati.
Quando meno te lo aspetti, passeggiando per via Carmignani ti trovi davanti una targa posta su un edificio semplice con porta di accesso in legno dove c’è scritto Teatro dei Rassicurati. La particolarità è proprio quella di avere la facciata inserita nel centro storico e che non si distingue dagli altri edifici ma….oltrepassata quella porta vi troverete all’interno di un gioiello architettonico dalla storia incredibile e coinvolgente.
Nei primi del ‘700 un’associazione di benestanti e possidenti del paese, chiamata Accademia degli Assicurati, era in cerca di una sede per gli spettacoli e le rappresentazioni teatrali. Intorno al 1750, l’Accademia acquistò un immobile privato e ne fece un teatro, la sede dove attualmente c’è la Banca. L’istituzione venne soppressa dal Granduca di Toscana nel 1791, ma il teatro fu riaperto pochi anni dopo, nel 1795. L’Accademia venne rifondata in quell’anno con il nuovo nome dei “Rassicurati” (nome legato alla storia della Madonna del Soccorso, protettrice dei montecarlesi) e vi fu la ricostruzione del teatro lì dove lo troviamo oggi.
È uno dei teatri pubblici più piccoli d’Italia dalla pianta ovoidale con palchi distribuiti su due ordini e decorazioni policrome a tempera sui parapetti che ripropongono motivi geometrici o motivi floreali, cammei e drappeggi di gusto
eclettico.
Il teatro è sempre stato pubblico proprio perchè fosse accessibile a tutti. Avere un teatro era comunque simbolo di prestigio, voleva dire essere alla moda e permetteva anche alla società contadina di entrare in contatto con la cultura
facendo sì che fosse uno strumento di alfabetizzazione e quindi un veicolo culturale importantissimo.
L’800 fu un secolo di ricca attività. Una chicca: la sorella di Giacomo Puccini, Ramelde era istitutrice presso una casa in Via Carmignani vicino al Teatro e quando il Maestro la andava a trovare la domenica pomeriggio si fermava al
Teatro dei Rassicurati!!!
Nel ‘900 durante le guerre rimase chiuso e nel primo dopoguerra, il teatro subì un progressivo processo di decadimento dovuto all’incuria tanto che rischiò di essere demolito perchè non vi erano i soldi per ristrutturarlo. Grazie però all’intervento dello studioso locale Mario Tori e di altri letterati, fu salvato e dopo alcuni lavori di restauro e consolidamento, nel 1973, finiti i lavori, fu riaperto al pubblico per riprendere la sua prestigiosa attività. Le parti che hanno subito un’importante opera di restauro sono state il soffitto e l’apparato decorativo mentre tutto il resto come le parti in legno e i palchetti sono originali del 1795 fatta eccezione per una parte a destra in cemento. Nel 2004 è stato oggetto di ulteriori interventi per renderlo accessibile e per la messa a norma.
Oggi il Teatro propone annualmente un cartellone di spettacoli, concerti e rappresentazioni di prosa e di teatro amatoriale. In estate è possibile visitarlo contattando preventivamente la vicina ProLoco.
In primavera e in estate Montecarlo è presa letteralmente d’assalto da numerosi turisti e non, sia per soggiornare che per passare alcune ore tra le antiche mura. Praticamente si consuma una movida del gusto: qui le enoteche offrono nei loro menù prodotti locali della piana sottostante, in primis gli ottimi vini D.O.C., i formaggi, i salumi, le olive nostrane e il saporito olio, tutti prodotti che arricchiscono la storica cucina lucchese.
Ricordiamo che il borgo è noto anche per la “Festa del Vino” che si svolge solitamente nei primi giorni di settembre e accoglie ogni anno circa 25.000 visitatori. La manifestazione ha l’obiettivo di promuovere turisticamente e commercialmente l’antico borgo e durante lo svolgimento i visitatori possono assistere a spettacoli, visitare spazi espositivi, mostre e degustare i vini ed i prodotti locali tipici.
Da blogger e da turisti, siamo abituati a visitare città, paesi o borghi e nelle relative ProLoco o Uffici del Turismo e non sempre troviamo la voglia di fare turismo da parte degli addetti. Ci è capitato alcune volte, purtroppo, di trovare svogliatezza e alle nostre richieste di informazioni la risposta è “trovate tutto negli opuscoli esposti”!
Ma per fortuna non è sempre così. Qui a Montecarlo la Pro Loco, come altre che abbiamo trovato in giro per l’Italia, è TOP!!! Qui ci sono ragazze volontarie che accolgono il turista con piacere. In particolare abbiamo conosciuto Chiara che ci ha accompagnato durante una visita guidata per il borgo da noi visitato proprio in un’occasione speciale nell’open week dedicata a Leonardo da Vinci che dal 21 al 29 aprile 2019 celebrava il cinquecentenario dalla morte di Leonardo con manifestazioni, eventi, visite guidate legate ai luoghi del Genio da Vinci.